13 Agosto 2013

Evolvere l’azienda grazie al Diversity management

L’azienda può prestare attenzione a questo tema per motivi etici, ovvero per riconoscere le diversità e il so valore come “cosa giusta” oppure guardando più ai benefici economici, ci competitività e di immagine che il ricorso a questo approccio può portare. Nello specifico a livello economico vediamo riduzioni di turnover perchè se la diversity è gestita in modo positivo aumenta il commitment, la motivazione e la produttività.

Il “fare diversity” porta anche con sè un alto ritorno di immagine rispetto a clienti, fornitori e potenziali talenti da inserire in azienda.

Non esiste una one best diversity strategy, questo approccio comporta un cambiamento che è sia culturale che strategico organizzativo che impatta sull’intera organizzazione in termini di distribuzione del “potere”, di comunicazione e di gestione delle persone.

C’è la necessità di creare un ambiente inclusivo per stimolare le persone e valorizzare tutte le risorse che fanno parte di un’organizzazione integrandole tra loro.

Tutto questo deve poggiare su una cultura orientata al diversity con l’obiettivo di conoscere le reali potenzialità produttive della persona a supporto del business. I passi da compiere sono di conoscenza della realtà interna ed esterna all’azienda; creare una nuova vision e mission e passare dal livello strategico a quello tattico di valorizzazione delle potenzialità effettive per far diventare la persona parte integrante del gruppo, fino ad arrivare a quello operativo in cui vengono tracciate la politica e gli interventi specifici di gestione delle diversità stabilendo tempi, responsabilità, risorse necessarie e indicatori di risultato.

Durante l’implementazione del progetto è importante il monitoraggio delle reazioni rispetto al cambiamento culturale che si vuole promuovere: se la persona non si sente pienamente compresa all’interno del contesto aziendale la motivazione e la produttività calano in modo drastico.