22 Ottobre 2013

Senior e Junior in azienda: come crescere insieme

Quando si parla di diversità non si fa riferimento alla sola diversità di età, ma anche ad altri tipi di diversità: di genere, razziali, etniche, orientamento sessuale, religione, ecc. Sono tutte protette e tutelate dalla comunità europea e recepite con leggi nazionali ma da qui all’effettiva eliminazione delle diversità ce ne corre.

Un buon manager deve scoprire le qualità delle persone e le modalità di integrazione. Quindi capacità di analisi delle esigenze dei singoli gruppi presenti nell’azienda, sperimentazione delle soluzioni integrative, con l’obiettivo di massimizzare le finalità aziendali.

Ci sono diverse aziende che hanno sviluppato azioni di age management, soprattutto nel Veneto grazie alla intraprendenza di Confindustria e Regione Veneto. In realtà la grande barriera da abbattere non è tecnica o tecnologica, ma culturale: il nord Europa attento alla valorizzazione del capitale umano e all’attenzione ai costi, mentre il sud Europa attenta solo ai costi.

Le vecchie generazioni devono essere disponibili a dare a aiutare i giovani ad inserirsi. Le nuove generazioni devono invece arricchire il patrimonio delle vecchie generazioni sapendo coniugare gli apprendimenti, modernizzandoli e rendendoli capaci di recepire le rivoluzioni del mondo tecnologico.

La cosa più importante è sviluppare tra giovani e vecchie generazioni momenti di incontro per fare squadra in cui ci si possa parlare, comprendere, scambiare opinioni e soprattutto accettare quelle degli altri, fuori da qualunque schema o ruolo gerarchico per poi riprenderlo nel momento lavorativo.

La collaborazione deve essere intrapresa con lo spirito di crescere insieme.