11 Marzo 2014

Licenziare i dirigenti senza giusta causa si può

Il licenziamento del dirigente è legittimo anche senza giustificato motivo (come una crisi aziendale): basta il più generico principio della “giustificatezza”, che non vi siano discriminazioni nel licenziamento e che si sia deciso di ristrutturare l’organizzazionedella propria azienda.

È l’effetto della sentenza n. 20856/2012 della Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione, interpretazione confermata poi anche con la sentenza n. 3175/2013 della Cassazione.

Nel caso in esame con la sentenza n. 20856, le mansioni precedentemente svolte dal manager licenziato sono state successivamente suddivise per essere in parte affidate ad un altro dirigente.

Un’azione che secondo i giudici rientrerebbe nei piani di riorganizzazione aziendale e sarebbe pertanto lecita, anche se è stata portata a termine assumendo nuovi dipendenti, però di livello basso, eliminando buona parte delle figure dei livelli dirigenziali. Le mansioni del manager licenziato, poi, non sono affidate ad una posizione lavorativa esattamente sovrapponibile alla sua, ma solo in parte all’altro dirigente. L’azione dell’azienda non sarebbe pertanto imputabile ad intenti ritorsivi, persecutori, pretestuosi o arbitrari, dunque nei confronti del dirigente licenziato, ma piuttosto ad una riorganizzazione effettuata in buona fede e correttezza nei confronti dei lavoratori.