14 Novembre 2012
E-recuitment: ottimo strumento, ma attenzione!
Da molti anni i selezionatori (aziende e non) possono beneficiare di strumenti di supporto web-based che hanno consentito di velocizzare il processo di comunicazione della domanda di lavoro, di intercettare tempestivamente l’offerta, di ridurre significativamente i costi e gli investimenti per le notorietà della ricerca, per la raccolta e la gestione delle candidature. Tutto ciò rappresenta un punto forte del recruitment grazie all’uso delle tecnologie informatiche. Non mancano però alcune criticità che influenzano l’efficacia del processo di selezione con l’uso di tale strumento:
- l’acquisizione delle candidature è quantitativamente rilevante e lo screening è assai oneroso, in quanto una prima selezione dei cv è fortemente time consuming (superabile con delle domande filtro per l’accesso alla candidatura quando applicabile)
- l’enorme facilità di risposta genera risposte multiple nei candidati che, spesso, in occasione di un primo contatto con la committenza o la consulenza non ricordano di aver risposto all’annuncio
- l’e-recruitment in virtù di un costo contenuto e di una velocità di contatto rischia di diventare “il canale” del recruitment, cioè la moda di riferimento cui non ci si può sottrarre, limitando quindi la ricerca diretta, le relazioni professionali, altre forme di placement