12 Dicembre 2012

Il Talent Management in Italia: necessaria un’acellerazione

InfoJobs, in collaborazione con MIB School of management ha realizzato un’indagine conoscitiva sul tema del Talent Management in Italia campionando aziende italiane di medio-grandi dimensioni.

Da questa indagine è emerso che solo il 25% delle imprese straniere si dichiara ancora in recessione, contro il 40% di quelle italiane. Questo farebbe pensare che le imprese italiane abbiano maggiori necessità di far evolvere i loro sistemi di gestione dei talenti verso soluzioni innovative. Eppure, sorprendentemente, mentre le imprese straniere che giudicano adeguati loro attuali sistemi sono il 20%, quelle italiane sono tra il 40 e 60%.

Se comparato a quello delle imprese dei Paesi occidentali più evoluti, l’approccio italiano al Talent Management è ancora un passo indietro. La ricerca però ha evidenziato che il 42% delle imprese intervistate sta pianificando di introdurre a breve questo processo e la previsione è di un ulteriore incremento di priorità nei prossimi 3-5 anni.

Il Talent Management non riguarda solo l’elite ma anche i blue e white collars. Da un lato la pressione della crisi spinge verso la regressione del rapporto impresa-lavoratore che torna in molte realtà a diventare un mero costo da minimizzare, dall’altro lo skill shortage e talent gap mettono le imprese di fornte all’evidente necessità di considerare tutti i lavoratori delle risorse su cui investire per garantirsi operatività e crescita nel futuro. Questo dualismo, che vivono molte direzioni del personale, è destinato sempre più a creare tensioni e spinte innovative i cui risultati vedremo nei prossimi anni.