Il lavoro agile: nuovo modo di lavorare
La società connessa, le tecnologie emergenti e i conseguenti nuovi comportamenti degli individui stanno cambiando il modo di lavorare.
Le persone, sempre più in movimento, richiedono una maggiore flessibilità. Le nuove tecnologie come la banda larga, il cloud computing, i big data stanno modificando la nostra relazione con la tecnologie e il crescendo uso dei social media sta assottigliando sempre più i confini tra vita privata e lavorativa.
Il lavoro agile, definito finora anche telelavoro o lavoro flessibile, non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, al bar, dal parco alla palestra, o da una postazione di co-working.
È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive. Riduce i costi ed i tempi di spostamento per lavoratori e lavoratrici e ciò incide positivamente sullo stress delle persone aumentando i momenti da dedicare a se stessi ed ai rapporti sociali, e sulla città con una potenziale riduzione del traffico delle aree urbane e delle sostanze inquinanti dovute ai mezzi di trasporto.
Il lavoro agile incentiva una flessibilità buona che accompagna le esigenze di conciliazione dei lavoratori e alla quale, oggi, amministrazioni, privati ed organizzazioni sindacali devono guardare con attenzione.
Il lavoro agile implica un cambio di mentalità da parte delle aziende, laddove l’attenzione non si concentra più sul processo e sul controllo, ma sui risultati e sulla capacità dei dipendenti di organizzare il proprio lavoro.