27 Agosto 2014

La riforma del Terzo Settore

A luglio 2014 sono stati stanziati 50 milioni di euro per le Imprese Sociali.

Il disegno di legge di “delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale“, dopo la firma del Capo dello Stato, passerà all’esame del Parlamento per l’approvazione definitiva. Una volta approvato, il Ddl delega darà il via al Governo per il riordino complessivo del sistema in ottica di semplificazione e trasparenza: il Governo avrà 12 mesi di tempo per l’adozione dei decreti legislativi attuativi della Riforma.

Tra gli obiettivi che si pone il Governo per favorire la capacità dei cittadini attivi di associarsi per essere parte attiva nello sviluppo sociale ed economico del Paese troviamo:

  • revisione e promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato e riordino delle modalità di riconoscimento e di controllo degli stessi;
  • istituzione di un Registro unico delle Organizzazioni del Terzo Settore;
  • semplificazione della legislazione fiscale con la definizione dei vantaggi e dell’esatta nozione di “ente non commerciale”;
  • razionalizzazione delle deduzioni e detrazioni dal reddito;
  • riforma strutturale del cinque per mille.

Per quanto concerne l‘impresa sociale sono previsti:

  • revisione dei criteri di attribuzione per la qualifica di impresa sociale;
  • ampliamento dei settori di attività di utilità sociale e l’individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale;
  • criteri per l’attribuzione della qualifica di impresa sociale anche alle cooperative sociali e ai loro consorzi.

Per quanto concerne l‘impresa sociale sono previsti:

  • revisione dei criteri di attribuzione per la qualifica di impresa sociale;
  • ampliamento dei settori di attività di utilità sociale e l’individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale;
  • criteri per l’attribuzione della qualifica di impresa sociale anche alle cooperative sociali e ai loro consorzi.

Per quanto concerne l‘impresa sociale sono previsti:

  • revisione dei criteri di attribuzione per la qualifica di impresa sociale;
  • ampliamento dei settori di attività di utilità sociale e l’individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale;
  • criteri per l’attribuzione della qualifica di impresa sociale anche alle cooperative sociali e ai loro consorzi

Il capitolo dell’impresa sociale è l’unico per il quale il Ddl prevede uno stanziamento certo, pari a 50 milioni di euro sotto forma di ”Fondo rotativo destinato a finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni materiali e immateriali”.