18 Giugno 2015

La formazione diventa sempre più digital

Il tema delle competenze digitali è ancora poco praticato in Italia, ma soprattutto c’è scarsa consapevolezza rispetto a questa urgenza.

Da una ricerca OCSE, l’Italia si posiziona al 121° posto nel ranking dei paesi che utilizzano tecnologie digitali nell’organizzazione del lavoro e al 111° posto per l’impiego di tecnologie nella progettazione di nuovi prodotti/servizi.

Rispetto al contesto in cui ci troviamo, quindi, è fondamentale una progettazione di pluralità di contesti e di processi di apprendimento corrispondenti alla reale individualizzazione dei percorsi personali e professionali dei singoli.

Formare attraverso le tecnologie digitali significa riprodurre la variabilità e la eccezione, l’individualizzazione e la contaminazione, in coerenza con processi di trasformazione antropologici.

Saper operare e apprendere nei contesti digitali significa innanzitutto saper cercare le informazioni che servono, saper selezionare ed organizzare i contenuti acquisiti, condividere le informazione e collaborare a distanza per il loro più efficace impiego, interagire con nuove modalità che privilegiano la sintesi, l’ipertestualità, l’infografica.

In questo contesto, l’aula diventa l’ambiente in cui cucire le individualità, dove facilitare l’integrazione e restituire calore ed emozioni alle interazioni.

La formazione deve tener conto delle nuove pratiche di fruizione sempre più diffuse legate alla tecnologie di rete e in  movimento, che inducono modalità di interazione e ascolto diverse dal passato personalizzandole in base ai destinatari ed ai contesti.

Questi cambiamenti ridefiniscono l’intero processo formativo, andando a coinvolgere i luoghi e i tempi della formazione, la modalità di fruizione dei contenuti, il ruolo degli attori coinvolti, gli approcci del docente e gli strumenti disponibili.

Oggi in particolare formare significa avere la capacità di saper progettare strumenti che coniugano i tempi variabili del lavoro con i tempi della formazione, all’interno dei quali il discente partecipa alla creazione del contenuto.