Fenomeno Podcast
Le ragioni del successo del podcast marketing
Nel 2019 più di dodici milioni di persone hanno ascoltato almeno un podcast, contro i 10 del 2018.
E la tendenza di forte crescita viene confermata anche per il 2020 e 2021.
Come si spiega questo fenomeno?
Lo abbiamo chiesto a Gaia Passamonti, co-founder di Storie Avvolgibili, Umanista e Storytelling Strategist che usa le basi della narrazione e gli strumenti delle discipline umanistiche per creare progetti di comunicazione utili alle persone.
Numeri alla mano, appare sempre più evidente come ormai responsabili marketing e comunicazione hanno bisogno degli strumenti per comprendere cosa siano i branded podcast, come costruirli e come integrarli in modo efficace in un piano marketing.
Per questa ragione Gaia è stata invitata ad essere docente nell’area Content Marketing dell’edizione 2021 di SDB, il Master on line in Comunicazione Digitale, Web Marketing e Social Media Management.
Qui alcune domande che le abbiamo posto per aiutarci a capire meglio quello che sembra essersi affermato ormai come il più contemporaneo tra gli strumenti di narrazione a disposizione delle marche.
D: Come si spiega il successo che sta avendo il podcast nell’ultimo periodo?
R: I fattori che determinano la crescita di attenzione verso il podcast, che ricordo essere stata del 15% nell’ultimo biennio, sono molteplici, e vanno letti nel contesto della più ampia crescita di interesse verso l’audio, dai comandi vocali al diffondersi degli smart speaker di Google e Amazon.
Senz’altro una parte importante la gioca il fatto che la fruizione audio abbatte la cosiddetta “friction”, ovvero la fatica di dover utilizzare la mediazione dei tasti e dello schermo nel rapporto con i nostri device, tanto più in un momento in cui lo smart working ci ha costretti a stare per tantissime ore al giorno davanti al video. La fruizione tramite l’ascolto ci “libera” dalla necessità di stare davanti allo schermo, e ci consente di fare altre attività nel frattempo.
L’altro fattore importante riguarda invece il rapporto intimo e di affezione che si crea con la voce narrante, e che ha solidi fondamenti neuroscientifici: il nostro cervello si immerge in maniera molto più veloce e diretta in un racconto che non deve essere decodificato dagli occhi nella lettura. Se ci aggiungiamo il fatto che i podcast di qualità sono costruiti secondo le regole dello storytelling e creano dipendenza come le serie TV, direi che abbiamo parecchi motivi per comprendere il crescente successo dei contenuti audio in generale, e dei podcast in particolare.
D: Che caratteristiche deve avere un podcast per essere efficace?
R: Deve essere narrativo, ovvero il testo deve essere progettato e scritto secondo le regole dello storytelling e utilizzando l’arco di sviluppo narrativo, anche se si tratta di un dialogo o di un’intervista, o di un podcast di contenuto aziendale. Il racconto poi deve essere sviluppato non solo attraverso il testo, ma anche con il sound design, la musica e i suoni.
D: La nascita del social Clubhouse è stata spinta da o è comunque correlata al successo che stanno avendo i podcast?
R: Più che ai podcast penso che la nascita e il successo di Clubhouse siano correlate all’importanza che l’audio sta assumendo in generale. Se i podcast sono la long form dell’audio, e hanno come obiettivo il coinvolgimento e l’approfondimento, Clubhouse ne è il risvolto social.
D: Ci sono settori economici in cui il podcast marketing può funzionare meglio rispetto ad altri?
R: Direi di no, nella misura in cui ogni categoria merceologica può essere comunicata attraverso lo storytelling. Piuttosto quello che noto è che si stanno avvicinando per prime ai branded podcast aziende strutturate di portata nazionale, che sono più attente all’innovazione e più consapevoli dell’importanza della comunicazione legata alla brand awareness, e non solo alla vendita.
D: Podcast e formazione: sono sempre un connubio vincente? Ci sono aspetti su cui fare attenzione?
R: Sicuramente occorre fare attenzione a non pensare che per fare un podcast educational sia sufficiente registrare una lezione ed estrapolare l’audio. Un podcast deve sempre essere progettato in maniera specifica, e quindi utilizzando anche e soprattutto in questo caso lo storytelling per coinvolgere gli ascoltatori e trasmettere le conoscenze. Dobbiamo sempre tenere presente che le persone scelgono di ascoltare un podcast, ma possono anche scegliere di spegnere l’audio o di ascoltare qualcos’altro.
E per chi volesse saperne di più, può approfondire con il manuale Podcast Marketing, edito da Hoepli e scritto proprio da Gaia Passamonti, oppure può partecipare al webinar del Master SDB2021 interamente dedicato all’argomento. L’accesso al webinar sarà a numero chiuso: per info su date e posti disponibili contattate la segreteria didattica all’indirizzo e-mail info@sqcuoladiblog.it
Grazie Gaia, ci si vede in aula!