Conciliazione Lavoro – Famiglia: c’è molta strada da fare
In Italia, rispetto al tema di Worklifebalance c’è ancora molto da dire e soprattutto da fare.
La situazione conflittuale è determinata da diversi fattori distinti e connessi allo stesso tempo: un deficit di carattere metodologico e culturale.
Metodologico perché le realtà aziendali spesso si trovano a mettere in campo interventi e misure di conciliazione “alla cieca”: non sapendo e non predisponendo un piano di indagine adeguato per conoscere i bisogni di conciliazione della propria popolazione aziendale rischiano di proporre misure e interventi meritori e molto dispendiosi in termini economici ma inutili ed inefficaci.
Culturale perché la cultura lavoristica e presenzialistica presente in Italia in molti ambiti lavorativi rappresenta un freno alla diffusione di misure di conciliazione. Esempi in tal senso sono purtroppo l’esigua percentuale di lavoratori che utilizzano il congedo parentale e l’ancora scarso ricorso a misure di flessibilità (part-time, tele lavoro, ecc).
Affrontare efficacemente il tema, in compenso, determina grossi ed interessanti esiti positivi: la diminuzione di assenteismo, ritardi e turnover, l’aumento del benessere lavorativo, della soddisfazione, del clima aziendale, della produttività.