Gestire le diversità in azienda
La gestione finalizzata alla valorizzazione delle diversità in azienda è tanto rilevante quando difficoltosa. Ad oggi le diversità più importanti in azienda riguardano l’ageing, il sesso (a cui si sono aggiunti, non troppo recentemente, gli orientamenti sessuali), disabilità fisiche/cognitive, le diversità culturali/religiose.
La diversità in azienda
È estremamente difficile far convivere tante diversità in un contesto lavorativo.
D’altra parte non è più possibile ignorare questa situazione perché non esiste azienda al mondo che non debba gestire delle diversità al suo interno.
Come ci si sta muovendo
Le aziende si stanno muovendo su due binari:
- gestione delle diversità già presenti in azienda:
- facendo collaborare le diversità in appositi laboratori focalizzati su progetti innovativi
- creando dei programmi di mentoring
- aprendo l’azienda alla popolazione locale dando modo di conoscere ed approfondire i risultati che una buona integrazione può dare (che peraltro è un buon progetto di CSR)
- pianificazione strategica delle diversità: conoscendo la popolazione aziendale presente ed in funzione dei piani strategici aziendali, si possono pianificare selezioni esterne, rotazioni interne e creazione di staff ad hoc partendo dalla conoscenza delle diversità e dall’individuazione delle potenzialità che il loro scambio può fornire
Parola d’ordine: pianificare
Indipendentemente dalla strada che vorrete intraprendere l’importante è: governare e non subire.
L’azienda è “diversa” per definizione, il contributo di ciascuno è necessario, l’innovazione nasce dal confronto e dalla contaminazione: l’azienda deve favorire i rapporti basati sul rispetto professionale reciproco affinché ci sia valorizzazione.
Mio nonno Angelo lo diceva sempre: “Galina vecia… fra un po’ la mori” (traduzione triestino-italiano: “Inutile aspettare, le cose vanno affrontate prima che sia drammaticamente troppo tardi”).