11 Settembre 2013

Lasciare la strada vecchia per quella nuova..

Uscire dal sentiero dei comportamenti manageriali classici può essere interpretato come una forma di esplorazione per gli audaci, un’ultima spiaggia per i disperati o un’occasione di divertissment per i provocatori.

I primi sono in genere mossi da uno spirito proattivo da pioniere, si avventurano in comportamenti “fuori dal manuale delle pratiche correnti” sperando di conseguire vantaggi competitivi.

I secondi in genere sono mossi da un simmetrico spirito reattivo, uscire dal solco è il loro piano B.

I terzi sono i cosiddetti enfants terribles, o bambini ribelli come nell’accezione che ci propone l’analisi transazionale. Questi, più che svincolarsi dal sistema (o svincolarlo da se stesso, cioè essere attori di cambiamento) sono fattori di stabilizzazione dell’organizzazione, esattamente il contrario di agenti del cambiamento.

Quando va meglio possono svolgere un effetto molto utile e sano: mettono alla prova i sistemi correnti, costringono a riflettere su quanto si fa e si è sempre fatto e anche svolgere un importante funzione di animazione sociale.

Da sempre chi sa stupire e intrattenere gli operativi riscuote l’accettazione generale. Eleva il morale e aumenta l’energia del sistema organizzativo.

Provocare è spesso utile, il rischio è del provocatore quando oltrepassa la soglia di quello che il sistema può accettare.