Lettera di impegno per le assunzioni: punti di attenzione da non sottovalutare.
La lettera di impegno all’assunzione viene utilizzata quando una o entrambe le parti (datore di lavoro o lavoratore), non potendo o volendo stipulare un contratto di lavoro con efficacia immediata, decidono di vincolarsi con decorrenza futura.
Il caso più frequente è quello in cui il lavoratore, già occupato presso altro datore di lavoro, non è disponibile da subito poichè vincolato dal periodo di preavviso che, per alte professionalità, può essere molto lungo.
L’obbligazione alla futura formalizzazione del contratto di lavoro può essere unilaterale e irrevocabile oppure contrattuale.
Nel caso di inadempimento le conseguenze possono:
- essere meramente risarcitorie a fronte di una generica lettera di intenti, oppure concretizzare una fattispecie di responsabilità precontrattuale
- comportare anche la possibilità di ottenere giudizialmente la costituzione di un rapporto di lavoro in forza dell’art. 2932 CC qualora l’impegno, contenendo gli elementi essenziali del contratto di lavoro e cioè la tipologia, l’inquadramento, la retribuzione e la data entro la quale è prevista l’assunzione, concretizzi un contratto preliminare
Per tutelarsi poi nel caso in cui sia il lavoratore a non rispettare l’impegno è bene che la lettera contenga la previsione di una penale perchè altrimenti sarà difficile, anche se possibile, ottenere il risarcimento da parte del lavoratore.
Le parti sono sempre libere in ogni momento di modificare quanto concordato nel momento in cui viene stilato il contratto di assunzione. In questo caso è consigliabile indicare nel contratto definitivo (soprattutto se peggiorativo per il lavoratore) che le parti hanno di comune accordo modificato le condizioni della lettera di impegno.
Ulteriore cautela è quella di indicare in maniera espressa il periodo di prova, in quanto c’è il rischio che l’assenza della sua indicazione ne permetta il rifiuto in sede di firma della lettera d’assunzione.