7 Dicembre 2012

SocioSanitariaMentor – Progetti LEN Awards 2012

LEN Learning Education Network – Business Unit Progettazione

Staff: Elisa Caccamo e Paola Ziliani

Il Mentoring è una metodologia ampiamente diffusa nel mondo anglosassone e in particolare negli Stati Uniti , con un’esperienza quasi trentennale di ricerca, formazione, consulenza, e sperimentazioni. In paesi come l’Italia, la Spagna, il Portogallo, per non parlare della Lettonia, si conosce il termine per cultura generale, per quotidianità e si è da poco provato a teorizzare e ricercare sulle prime sperimentazioni in vari contesti (sociale in primis, poi la Scuola e l’Università, poi il mondo del lavoro, in particolare per contaminazione, o che iniziano ad essere di moda per il nuovo filone del HR management / developement). Negli ultimi 10 anni molto è stato fatto per trasferire dall’Inghilterra ad alcuni paesi europei (Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Grecia, Austria, Germania, Belgio, Svezia, etc) e introdurre la metodologia del Mentoring in diversi settori, tra cui in particolare, quello socio-sanitario-assistenziale.

L’obiettivo della presente operazione diventa quindi principalmente la diffusione delle buone prassi: come “fare bene” , nel contesto socio-sanitario, attraverso l’istituzione e la cultura della figura del “Mentore”, inteso come colui che guida, consiglia e dimostra con il proprio esempio virtuoso i comportamenti più efficaci per svolgere una determinata attività e raggiungere un obiettivo in modo funzionale. L’elemento centrale del Mentoring è il processo di sviluppo di cui si fa promotore e il percorso in aula consentirà ai 12 partecipanti di apprendere le competenze proprie di chi sa sostenere e innescare processi di cambiamento virtuosi in grado di influire positivamente su tutto il contesto aziendale.

Con queste consapevolezze e in seguito a diverse riflessioni sul tema, Irecoop Emilia Romagna candida un’operazione formativa composta da 2 progetti: uno corsuale e l’altro non corsuale seminariale.

 

I 12 partecipanti dell’attività corsuale saranno già in possesso delle competenze professionali e saranno individuate nel proprio contesto di appartenenza proprio per le loro caratteristiche di HP – alto potenziale, quello che accresceranno durante il percorso formativo saranno le competenze di mentoring, finalizzate alla trasmissione efficace delle conoscenze.
Coloro che hanno già buone competenze tecniche per esperienza o per preparazione avranno le competenze didattiche e metodologiche per diventare “mentor” dei colleghi, in una logica di punti di riferimento per la contaminazione positiva di buone prassi.
Come essere veri modelli di riferimento proattivi e non solo oggetto di osservazione altrui, ma come primi a proporsi e a dare il via al cambiamento, in un circolo virtuoso delle buone prassi.

Il primo progetto propone un’attività corsuale composta da 40 ore d’aula + 4 ore sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro da svolgere in modalità FAD + 8 di Project Work.
Le attività in aula saranno svolte in 5 giornate lavorative da 8 ore, con la seguente suddivisione tematico-contenutistica:
1’ giornata: Il Mentor: chi è. Identità e cultura del mentoring
2’ giornata: Il Mentor: come insegna. La didattica del mentoring
3’ giornata: Il Mentor: come si relaziona. Comunicazione e approccio relazionale del mentoring
4’ giornata: Laboratorio di buone prassi
5’ giornata: Follow up dopo il Project Work svolto on-site

Il Project Work è parte integrante del corso e della proposta formativa, perché rappresenta il momento di sintesi dell’esperienza di apprendimento. Non è infatti solo un ulteriore banco di prova per mettere in opera il know-how appreso durante le lezioni, ma anche e soprattutto l’occasione per ogni corsista per dar corpo alla propria creatività attraverso tecniche e strumenti che sappiano tradurre un’idea in un progetto concreto specificamente tarato all’interno di un contesto reale. Il progetto verrà proposto dal docente di riferimento del corso e verrà condiviso con l’aula, inoltre durante tutte le fasi di sviluppo il corsista sarà seguito dal docente stesso per verificarne la fattibilità e la coerenza rispetto ai contenuti appresi.
Il Project Work previsto nel corso consisterà in 8 ore così suddivise: 4 ore da svolgere presso la propria azienda in cui si chiede al partecipante di mettere in pratica le competenze di mentoring apprese, osservando le modifiche che avvengono conseguentemente nell’ambiente, in una modalità osservativa di tipo A-B-C : Antecedent (antecedente) – Behavour (Comportamento) – Consequences (Conseguenze). Il neo-mentor indtrodurrà modifiche significative nel momento A e B e osserverà quali Conseguenze queste modifiche portano sul luogo di lavoro, nel contesto e nei colleghi.
Le restanti 4 ore di Project Work saranno svolte in un’azienda diversa, sempre con le medesime modalità, con l’obiettivo stavolta di raggiungere il massimo livello di contaminazione possibile per favorire la diffusione di una cultura condivisa non solo del “buon esempio” ma della vera e propria testimonianza attiva.

La parte non corsuale consiste invece nella diffusione sul territorio delle buone prassi attraverso 3 seminari tematici per presentare l’esperienza svolta con il percorso formativo in aula nei 3 distretti socio sanitari della provincia: Parma – Fidenza – Borgotaro.
1. Seminario: SocioSanitariaMentor: il ruolo strategico del mentore in ambito socio sanitario e socio-assistenziale- diffondere le buone prassi a Parma
2. Seminario: SocioSanitariaMentor: il ruolo strategico del mentore in ambito socio sanitario e socio-assistenziale- diffondere le buone prassi a Fidenza
3. Seminario: SocioSanitariaMentor: il ruolo strategico del mentore in ambito socio sanitario e socio-assistenziale- diffondere le buone prassi a Borgotaro

Ogni seminario sarà di 4 ore e verrà svolto dai docenti che sono intervenuti nel percorso formativo con la collaborazione e la testimonianza di una rappresentanza dei 12 corsisti. I seminari saranno aperti a tutti i lavoratori a qualunque titolo professionale del settore socio-sanitario e socio-assistenziale dei distretti di Parma, Fidenza e Borgotaro. La divulgazione è infatti aperta a tutti, proprio per aumentare le possibilità di conoscere questa figura e applicarne le metodologie operative in molteplici contesti

 

Nasce..

SocioSanitariaMentor: buone prassi e contaminazioni possibili

SocioSanitariaMentor – Progettazione LEN from LEN Learning Education Network