23 Ottobre 2012

Selezione “multinazionale”: è necessario muoversi con circospezione

Le organizzazioni che si muovono oltre i loro confini nazionali affrontano la necessità di implementare pratiche di gestione delle risorse umane, maturate in un contesto nazionale specifico, su scala mondiale. Alcune procedure e metodologie di selezione del personale sono state progettate e ideate per uno specifico contesto socio-culturale o per un certo gruppo di individui; ma strumenti sviluppati in un determinato paese non possono essere utilizzati in altri senza essere sottoposti a un processo di verifica e adattamento locale.

E’ necessario riuscire a sviluppare sistemi HR che possano essere utilizzati nei diversi paesi riuscendo però, al contempo, a riconoscere le specificità delle singole realtà locali, valutando la reale trasferibilità delle procedure adottate.

Sono da tenere in considerazione valori culturali caratteristici di uno specifico paese e come questi possano determinare, nei candidati, l’accettazione dell’iter selettivo al quale sono sottoposti. Nei paesi in cui è presente una mentalità individualistica e orientata al successo personale, è possibile impiegare procedure di selezione altamente competitive e focalizzate sui risultati individuali, che non apparirebbero giustificate in altri paesi in cui sia presente una cultura collettivistica volta a privilegiare comportamenti più cooperativi e collaborativi.

Infine, l’utilizzo in paesi diversi di strumenti sviluppati all’interno di un contesto specifico pone il doppio problema del contenuto di ciò che viene valutato e delle modalità di valutazione utilizzate. Mentre è ormai assodato che le seconde debbano subire un processo di adattamento locale, non è ancora del tutto noto se i costrutti misurati nei candidati di un certo paese possano anche essere ricercati e valutati in soggetti di paesi culturalmente e socialmente molto diversi.