6 Ottobre 2017

Si fa presto a dire Welfare

Incontro spesso aziende di medie dimensioni che quando si parla di Welfare Aziendale si disorientano perchè sono sicure che sia una cosa che non riguarda loro, ma qualcosa che appartiene alle grosse strutture.

Ora, mia nonna me l’ha sempre detto che nulla è facile a questo mondo, ma vi assicuro che non è affatto così difficile intercettare benefici fiscali da una parte, favorendo il benessere dei collaboratori dall’altra.

Passi da seguire

Ovviamente l’azienda ci deve credere (o almeno credere di volere fortemente risparmiare), ma una volta presa la decisione, per ottimizzare tutto, procediamo per passi:

  • mai fare i conti senza l’oste: progettate una survey interna nella quale chiedere ai collaboratori i loro bisogni, esigenze, preferenze rispetto a beni/servizi welfare che ritengono a loro vantaggio. Inutile disperdere energie e soldi in strumenti a bassa percezione valoriale
  • valorizziamo il territorio locale: laddove fosse possibile, organizzate un paniere di beni/servizi che attinge dal territorio locale facendo rete con produttori, associazioni, cooperative. Questo non solo valorizza la percezione dei beni/servizi, ma aumenta la CSR aziendale. Due piccioni con una fava: quando vi ricapita?
  • decidere cosa si vuole fare: capite fin sa subito se volete fare “solo” welfare aziendale o se volete legarlo ai sistemi premianti. Se scegliete la seconda opzione, individuate la tipologia di accordo più sensato per la vostra realtà:
    • unilaterale
    • accordo sindacale
    • regime agevolato
  • creare un sistema di valutazione delle performance (o aggiornarlo) in funzione dei criteri richiesti dal Dm 25 marzo del 2016:
    • produttività
    • redditività
    • qualità
    • efficienza
    • innovazione
  • risparmiare sui premi: considerando anche le novità della Legge di Bilancio 2017 sarebbe un peccato non sfruttare tutti i benefici

Ma prima di tutto

Ricordiamoci sempre che le cose vanno comunicate e ben spiegate. I vantaggi fiscali del welfare riguardano entrambe le parti (azienda e collaboratori), ma per il successo del progetto è necessario (e doveroso) spiegarlo bene a tutti in tutti i suoi aspetti.

Ricordate, aziende, che i vantaggi fiscali si ottengono se i collaboratori optano per i beni/servizi piuttosto che per i “contanti”, quindi far capire loro il senso dell’operazione ed i benefici per entrambe le parti spetta proprio a voi!

 

“Se no te vol ‘ndar in oca, te ga de far un lavoro pulito” (Traduzione triestino – italiano: “Se non vuoi creare confusione, devi pianificare in modo preciso”)